Marco Bettin per la prima volta
si presenta e racconta la sua esperienza sensazionale attraverso la
pranoterapia e la
meditazione.
Marco
poggia le sue mani su di te e
avverti subito un calore strano,
una sensazione difficilmente descrivibile a parole,
percepisci un piacevole benessere.
La sua straordinaria sensibilità si coniuga attraverso le parole degli altri alla sua innata umiltà,
a quel ritrarsi davanti a chi lo vuole ringraziare, a chi sta meglio grazie a lui.
La pranoterapia è una pratica, da alcuni considerata parte della medicina alternativa,
che attraverso l’imposizione delle mani
riequilibra le energie corporee.
Ciò risulta
efficace nel trattamento di alcuni disturbi,
ma mai in sostituzione della medicina tradizionale scientifica.
L’associazione della pranoterapia alla medicina tradizionale ha permesso di
ottenere risultati eccellenti,
per queste ragioni ci si augura una maggiore collaborazione tra le due discipline.
La vita di Marco è stata raccontata in tre libri.
Nel primo dal titolo
"Un giorno, in un paese, in una cascina",
l’autore Massimo Vaglio Tanet, racconta attraverso una lettera alla figlia chi è Marco e cosa rappresenta per lui.
Sono inoltre riportate testimonianze di persone che hanno ricevuto aiuto da Marco.
"Ho conosciuto Marco",
il secondo libro scritto da Maria Gabriella Della Torre, descrive il suo incontro con Bettin, lo scetticismo iniziale che si trasforma in fiducia e amicizia.
Anche in questo caso, nella parte finale sono riportate alcune testimonianze.
Marco Bettin si racconta nel libro
"Fai del bene… e non voltarti mai per sentirti dire grazie"
.
Egli parla di se stesso, del suo radicale cambiamento, degli avvenimenti che hanno caratterizzato la sua vita.
Marco scrive anche delle tante persone incontrate e aiutate, delle difficoltà che ha dovuto affrontare e dà personali insegnamenti su come affrontare la vita sotto l’aspetto spirituale e terreno.
Nel poco tempo libero Marco si diletta con la pittura.
I suoi quadri sono stati esposti in diverse mostre locali riscuotendo un buon successo sia di critica che di pubblico.
La sua mano è guidata dalla pura e libera ispirazione del momento; i soggetti variano dai paesaggi ai volti, dalle immagini sacre alle visioni astratte.
Bettin ha ricevuto il 3 dicembre 2006 il premio "bontà" consegnatogli al Teatro Civico di Vercelli.
In sede di conferenza saranno comunicati i giorni di disponibilità in cui Marco Bettin realizzerà terapie individuali di pranoterapia presso l’Associazione Culturale di Anima Eventi.
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Conferenza: "Pranoterapia e il dare incondizionato"
